LEGGERE AI BAMBINI: UN’OCCASIONE PREZIOSA PER CONTINUARE AD EDUCARE ALL’EMPATIA

LEGGERE AI BAMBINI

Un’occasione preziosa per continuare ad educare all’empatia

 

Ormai è ampiamente dimostrato che leggere ai bambini, ben prima che inizino a farlo da soli (parliamo quindi della fascia d’età 0-6 anni) è di fondamentale importanza per una numerosa serie di motivi; leggere ad alta voce consente infatti di:

  • Rafforzare la relazione con l’adulto
  • Sviluppare capacità essenziali come l’attenzione e la concentrazione 
  • Ampliare le abilità sociali e di ascolto
  • Migliorare l’empatia e la consapevolezza di sé
  • Stimolare la curiosità, la fantasia e l’immaginazione.

Per i genitori che seguono  l’educazione empatica, risulta subito evidente come tutti gli effetti sopra elencati siano gli stessi obiettivi per i quali si porta avanti un approccio educativo rispettoso, ed in particolare la creazione di un forte legame emotivo con il genitore, base fondamentale e fine privilegiato dell’approccio.  

È evidente però che non basta leggere, ma occorre scegliere testi che siano in accordo con questa filosofia educativa, per massimizzare il messaggio che si vuole quotidianamente trasmettere, anche per il tramite di questo potente strumento.

Quali sono quindi i tipi di libri in assoluto più efficaci da questo punto di vista?

 

Libri che trattano espressamente di emozioni

Si trovano sotto varie forme: manuali, mappe, raccolte di schede/tessere, racconti di situazioni tipo, dizionari. Mirano a spiegare sfumatura per sfumatura il senso e le manifestazioni di ciascuna emozione o stato d’animo, affinché il bambino attraverso la rappresentazione in parole ed immagini di quello che è il suo sentire acquisisca la fondamentale capacità di nominare e definire ciò che percepisce a livello emotivo. Questo migliora la comprensione di se stessi e degli altri, l’autostima e l’empatia.

Questi libri sono molto utili perché offrono anche una base da cui partire per rappresentare ovvero mettere realmente “in scena” un’emozione al fine di capire come possa essere compresa ed espressa.

 

 

Albi illustrati di narrativa a tema

L’albo illustrato è il format d’elezione per rappresentare situazioni (nel mondo umano/animale) in cui i protagonisti mettono in atto comportamenti empatici: attraverso l’esempio e l’immedesimazione il bambino riesce a cogliere il senso e il significato di un comportamento positivo e del suo effetto sugli altri, trasponendolo nel suo mondo e ricavandone un insegnamento. I contenuti sono frequentemente riconducibili a storie d’amicizia, familiari, scolastiche, sociali; ai conflitti, alla collaborazione, all’importanza delle parole e dei gesti. 

Perché l’albo illustrato è efficace in tal senso? 

Perché grazie alla cura grafica delle immagini e dei colori riesce spesso a dare anche l’impressione visiva di quelli che sono i sentimenti suscitati dalle parole. In questa categoria spesso si trovano intere collane, dove ciascun testo è dedicato all’approfondimento di un’emozione specifica. Particolarmente efficaci anche in veste di silent book: l’assenza parziale o completa del testo riesce a veicolare messaggi grazie all’emergere del pensiero critico (che va sempre incoraggiato e sostenuto) e all’elaborazione personale degli stimoli grafici. 

Testi didattici/informativi

Non dimentichiamo di proporre questo genere di libri: la conoscenza e l’informazione generano il pensiero indipendente! Parlare ai nostri bambini di tematiche ambientali e civili servirà a fornirgli uno sguardo ampio sul mondo e sui suoi abitanti: ecologia, culture, diversità fisiche e sociali, cenni di storia, sono temi la cui conoscenza aiuterà il bambino a crearsi una visione aperta e inclusiva di sé stesso e degli altri. Comprendere il fenomeno della diversità in tutte le sue sfaccettature amplia gli orizzonti e incrementa la capacità di mettersi nei panni del prossimo, di ascoltare e sviluppare sentimenti di rispetto anche verso realtà molto diverse dalla propria, di proteggere e tutelare (un’idea, la natura, qualcuno che ha bisogno). 

E cosa invece possiamo evitare di leggere se abbiamo scelto la strada dell’educazione empatica?

Come dicevamo più sopra, spesso si fa l’errore di credere che vada bene leggere qualunque cosa, purché si legga; in realtà sono moltissimi i messaggi presenti, anche un libro che pensandoci attentamente, forse non vorremmo passare a nostro figlio.

Tra i testi sicuramente non in linea con un approccio rispettoso del bambino troviamo tutte le fiabe classiche (forse nessuna esclusa), sia quelle della tradizione popolare trascritte da autori famosi come i fratelli Grimm, Perrault, Calvino, sia quelle nate dalla penna degli inventori di storie destinate all’infanzia come Andersen, Collodi, Rodari. 

Perché non trasmettono messaggi coerenti con l’educazione empatica?  

Perché sono il frutto di epoche nelle quali educare tramite premi, punizioni, minacce e ricatti era la norma. Queste storie si basano praticamente sempre su principi educativi non in linea e soprattutto sono ricche di situazioni e figure stereotipate. 

L’intento inoltre è spesso quello di moralizzare facendo leva su sentimenti di paura e quindi è evidente che un bambino cresciuto secondo i dettami dell’educazione rispettosa ne rimarrebbe confuso e disorientato. 

Per motivi analoghi, sono allo stesso modo da valutare criticamente le letture derivate da fiabe “cinematografiche” (come ad esempio i classici Disney).

 

Anche la maggior parte della produzione dell’editoria mass market non offre livelli qualitativamente accettabili e quasi mai è in linea con i messaggi che un genitore che educa empaticamente desidera trasmettere. 

Questo tipo di libri spesso si trova nei supermercati ed è molto diffuso nelle case dove vivono bambini, per il prezzo accessibile e la facilità di approvvigionamento, ma vale sicuramente la pena di sfruttare appieno il meraviglioso momento della lettura dedicando un po’ di tempo alla ricerca di testi di buon livello presso librerie indipendenti o altre librerie e siti che trattano libri pubblicati da case editrici di qualità.

 

Su quali libri ci si può dunque orientare?

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Possiamo segnalare anche quelli che preferiamo noi in base al numero di testi in linea con l’educazione empatica che hanno pubblicato, ma ovviamente si tratta di un elenco del tutto parziale. Ecco una piccola selezione:

 

 

Per finire, un inciso su una domanda che ci viene posta spesso quando parliamo di libri:

Esiste un’età minima per proporre determinati argomenti? 

La risposta è: dipende dall’obiettivo… alcuni concetti sicuramente non possono essere compresi appieno dai bambini più piccoli, ma una sequenza di immagini, il ripetersi di determinate parole, il senso generale di un racconto possono essere colti fin dalla più tenera età. 

Così come possiamo utilizzare un’approccio educativo rispettoso dal giorno zero, allo stesso modo come ci piace dire,

“non è mai presto per le storie meravigliose!”. Buona lettura…

 

 

Dott.ssa Barbara Bove Angeretti e Dott.ssa Debora Barbalace

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