Il sonno dei bambini
Se stai leggendo questa pagina, probabilmente stai riscontrando un problema o una difficoltà con il sonno del tuə bambinə. Dopo molte notti insonni, la stanchezza diventa quasi insopportabile, lo so bene! La sensazione di sbagliare qualcosa e la tentazione di trovare un metodo o una tecnica che sia risolutiva è forte.
Avrai quindi forse già sentito parlare di metodi*
Purtroppo sono ancora ampiamente proposti e dovrebbero “insegnare” il sonno ai piccolə, queste tecniche hanno diversi nomi: CIO (cry it out), CIA il metodo cosiddetto “gentile”, Ferber o Estivill, metodo della sedia, pick up – put down method, EASY ecc.
Hanno diversi nomi, ma hanno esattamente la stessa finalità che NON è quella di insegnare a dormire*. Questi metodi sono ritenuti da buona parte degli studiosi e ricercatori nel campo delle scienze umane e sociali, neuroscienze e psicologia, assolutamente inappropriati e rischiosi. C’è un’ampia bibliografia sull’argomento.
IL SONNO AI BAMBINI NON SI INSEGNA,
IL SONNO E’ UNO STATO DI COSCIENZA,
NON UN COMPORTAMENTO NE’ UNA ABITUDINE.
Tutti questi metodi* avrebbero come obiettivo quello di insegnare al bambinə a dormire da solo, quindi a “regalargli l’autonomia”. …Ma siamo davvero sicuri che questa sia la strada giusta?
Insegnando a un bambinə ad auto-consolarsi, lə stiamo davvero aiutando a diventare autonomo? Nei primi anni di vita, grazie alla relazione di DIPENDENZA dalla mamma (o dal caregiver) il bambinə crea i suoi MOI (Modelli Operativi Interni) che rappresentano l’esperienza si sè-con-l’altro effettuata attraverso la relazione di attaccamento con il caregiver e attribuisce valore e significato alle emozioni di attaccamento percepite in sè e attraverso la risposta della mamma, costruisce la sua sicurezza negli altri, la sua fiducia nelle relazioni e la sua self efficacy, tutte strutture e capacità che saranno la sua base per il resto della vita.
Per questi motivi, è importante dare SEMPRE una risposta positiva al pianto, ovvero non ignorare il bambino e non abituarlo ad autoconsolarsi. Ciò che si pò fare, conoscendo e valutando l’ambiente, le abitudini e le relazioni del bambino, attraverso il racconto della mamma, è individuare la causa del problema.
*Metodi: Alcuni di voi avranno sentito parlare di vari metodi più o meno fantasiosi con cui si potrebbe o dovrebbe “insegnare“ i sonno ai piccoli. Purtroppo questi metodi vengono ancora proposti da sedicenti esperti…. continua a leggere